Atti edizione 2021 – 15 giugno 2021, on line

Certificati bianchi, via al nuovo decreto!

Oltre alle aste ed alla semplificazione del meccanismo, si introduce il market stability

Giugno 2021 – Con la pubblicazione del D.M. 21 maggio 2021 si apre la possibilità di un rilancio per i certificati bianchi (TEE). La conferenza FIRE con cui tracciamo annualmente l’andamento del meccanismo grazie alla presenza delle istituzioni, degli operatori e degli altri stakeholder è servita per illustrare le novità introdotte e valutare l’impatto che avranno sul meccanismo.

Atti edizione 2020 – 11 dicembre 2020, on line

L’edizione di quest’anno è stata attesa più che in passato visto l’andamento deludente del meccanismo e la speranza in un rilancio. Varie le misure previste che tengono conto degli input e delle richieste degli attori coinvolti, tra cui semplificazioni nella presentazione dei progetti, più interventi ammissibili, la possibilità di chiedere valutazioni preventive, azioni di supporto più incisive e maggiore trasparenza nella comunicazione dei dati.

Atti edizione 2019 – 10 aprile 2019, Roma

Certificati bianchi, c’è fiducia tra gli operatori nonostante le difficoltà ed i contenziosi

Si apre una fase di apertura e dialogo: a maggio tavolo di confronto tra MiSE, GSE e stakeholder per raccogliere suggerimenti ed intervenire con miglioramenti sul meccanismo.

Sfoglia la playlist per ascoltare gli approfondimenti dai relatori.

Atti edizione 2018 – 18 aprile 2018, Roma

Via l’addizionalità, sì al potenziamento degli interventi ammissibili, aumento della flessibilità per i distributori.

Questi i contenuti del decreto correttivo che dovrebbe presto vedere la luce.

Grande partecipazione alla Conferenza FIRE dedicata ai certificati bianchi, che come negli anni passati si è caratterizzata per la sua formula pratica e spesso istruttiva.
Ad aprire i lavori, dopo i saluti del Presidente Cesare Boffa, è stato Dario Di Santo che ha sintetizzato i principali aspetti del meccanismo: i risultati raggiunti, la mancata crescita dei risparmi conseguiti, l’aumento progressivo dell’obbligo residuo (ossia l’obiettivo aggiuntivo collegato al mancato raggiungimento dei target minimi negli anni precedenti), le criticità del mercato. “Le scelte prese negli ultimi anni, unite alle caratteristiche del mercato dei TEE – che tende a diventare instabile al venire meno dell’equilibrio fra domanda e offerta e che soffre l’inelasticità dell’offerta –, hanno determinato la crescita dei prezzi che hanno sfiorato i 500 euro 2 mesi fa (ossia cinque volte il valore che ha caratterizzato gli ultimi anni)” ha affermato Di Santo “Da qui l’esigenza di produrre il decreto correttivo, che affronta in modo a nostro avviso positivo alcune delle principali problematiche dello schema”.

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Le misure previste nel decreto, di cui a breve è prevista l’emanazione, riguardano lo stimolo all’offerta (eliminazione dell’addizionalità per i progetti di sostituzione, nuovi interventi ammissibili, nuove schede standard) e respiro per la domanda (flessibilità maggiore per i distributori, possibilità di emissione di titoli “allo scoperto” per raggiungere gli obblighi minimi), oltre a introdurre un cap sul contributo tariffario, volto a calmierare i prezzi e scongiurare ulteriori aumenti. “Si tratta di misure che vanno nella giusta direzione, anche se per comprendere gli effetti sull’offerta occorrerà attendere circa due anni” ha affermato Di Santo “Alcuni elementi, come l’emissione dei TEE non collegati a risparmi e il limite sul contributo tariffario, sono delicati e si confida che possano essere temporanei. In ogni caso sarà fondamentale intervenire a breve per assicurarsi che lo schema funzioni in modo ottimale”.
Un tema al momento non risolto, ed evidenziato da più voci nel corso della giornata, è quello della mancanza di cumulabilità con super ed iper ammortamento, che si auspica venga positivamente affrontato in ultima stesura del decreto.
Fra gli elementi positivi emersi nella mattinata, il GSE ha presentato il nuovo portale per la presentazione dei certificati bianchi ed ha anticipato la realizzazione di uno studio dove evidenzierà, per ogni tipo di intervento, le criticità specifiche che si incontrano. Elementi che sicuramente avranno un impatto positivo sul numero di proposte che vanno a buon fine.

Atti edizione 2017 – 30 maggio 2017, Milano

Maggiore qualificazione e chiarezza nello schema con le nuove linee guida emenate pubblicate il 3 aprile con il D.M. 11 gennaio 2017. Il GSE ha illustrato le numerose novità che ci aspettano: dai progetti ammissibili alle modalità di valutazione dei risparmi, dalle procedure di controllo e verifica agli strumenti di supporto.

Atti edizione 2015 – 19-20 marzo 2015, Roma

Grande partecipazione da parte degli operatori del meccanismo anche in vista del question time del secondo giorno con GSE, RSE, ENEA.

Sono stati valutati nel corso del’anno 2014: 14751 progetti da parte di GSE con il supporto di ENEA ed RSE. Di questi la metà sono state richieste di titoli con metodo standardizzato mentre sono state circa 1.000 le PPPM. Con riferimento alle PPPM, circa il 75% delle proposte ha riguardato il settore dell’industria, il 15% il settore dell’illuminazione, il 10% il civile e l’1% i trasporti. Gli operatori accreditati presso il GSE risultano in totale 4.490, di cui circa l’80% società di servizi energetici. Rispetto all’anno precedente risultano accreditati oltre 600 nuovi operatori. Gli operatori attivi, ossia che hanno presentato proposte e ottenuto certificati bianchi, risultano poco meno di mille.

Atti edizione 2014 – 10 aprile 2014, Roma

Un meccanismo consolidato, capace nei dieci anni di funzionamento di supportare la realizzazione oltre il 50% dei risparmi energetici conseguiti a livello paese, con il migliore rapporto costo-efficacia fra gli incentivi erogati. Il risparmio annuo di circa 5 Mln di tonnellate equivalenti di petrolio garantito dallo schema (circa 50 miliardi di kWh) costerà in tariffa circa 2.500 Mln di euro in cinque anni, per un costo cumulato equivalente di circa 0,05 euro/kWh risparmiato, da confrontare con il costo dell’elettricità e del gas per le famiglie (rispettivamente 0,19 euro/kWh e 0,9 euro/kWh risparmiato).