Atti edizione 2022 – giugno 2022, Roma

Certificati bianchi: il meccanismo che negli anni ha qualificato il mercato dell’offerta e della domanda oggi vive una nuova stagione

Operatori, associazioni e istituzioni ribadiscono l’importanza di puntare sui TEE per attuare le politiche energetiche legate alla transizione.

In questo momento di crisi è importante che le imprese possano contare su un meccanismo, come quello dei TEE, che le supporti nel realizzare gli interventi per far fronte sia al caro prezzi che alle politiche di emission trading, oltre che per favorire un rinnovamento dei processi produttivi, azione fondamentale in ottica di decarbonizzazione dell’economia, e affrontare l’attuale scenario geopolitico. La pubblicazione del decreto direttoriale 3 maggio 2022, che ha introdotto una serie di guide per supportare gli operatori nella presentazione delle domande, è una tappa importante inserita in questo contesto ed è visto positivamente dagli operatori stessi. Notizia positiva dunque. Il potenziale di circa 750 ktep associato ai progetti presentati negli ultimi anni è l’altra notizia positiva, che può aiutare a rilanciare la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e dunque l’offerta di certificati bianchi.

Questi temi sono stati il focus dell’edizione 2022 della Conferenza FIRE dedicata ai TEE, evento che ogni anno si svolge proprio con l’obiettivo di permettere il confronto, l’aggiornamento e il dialogo tra istituzioni ed operatori.

I benefici del meccanismo dei certificati bianchi sono molteplici e determinanti per la definizione delle politiche legate alla transizione energetica” ha detto Di Santo, direttore FIRE, che ha continuato “anzitutto si evidenziano gli oltre 29 milioni di tonnellate equivalente di petrolio di risparmi energetici cumulati generati in questi anni; inoltre in questo schema i risparmi energetici sono misurati e dunque effettivi. La misura dei risparmi è anche alla base della qualificazione degli operatori di mercato e ha consentito la raccolta di numerose informazioni da parte del Ministero e del GSE, utili per la definizione sia di questa politica sia di altre rivolte all’efficienza energetica. Dopo alcuni anni di difficoltà, si sono di nuovo create le condizioni per una crescita del meccanismo, per la quale sono di aiuto sia il decreto direttoriale, sia l’approccio di dialogo adottato dal GSE”.

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